Accosciati da sinistra: Alessandro Accordino, Andrea Pellegrino, Larbi Laghnimi, Leonardo Calmonte, Paolo Franceschini, Felice Costa.

In piedi da sinistra: Stefano Africano, Renato Genovese, Noris Smania, Marco Casarin, Pierluigi Boratto, Luca Franceschini.



18 ottobre 2008

Freddati sul filo di lana

Virtus-Real Evolution Ceggia 6-7 (p.t. 1-3)
Nike, dea della vittoria, della Virtus ha smarrito il recapito. O, forse, si tratta di apostasia di gruppo, che ha condotto i mistici biancocelesti verso un purificatore ed ascetico digiuno. Quello di punti. I cirrocumuli addensatisi e ben visibili a fine partita sopra il capo del presidente Casarin, fanno tuttavia intuire che certe scelte sono di difficile comprensione. Questione di koinè. L'esclusione di bomber Luca Franceschini, il cangiante pantone dell'epidermide facciale di capitan Pelloia, portato allo sfinimento, alcune pleonastiche e reiterate presenze in panchina tradotte in altrettante assenze dal parterre di gioco, la compresenza in campo di doppioni, lasciano spazio all'esegesi, ma ne succhiano alla logica. E' vero, la partita di ieri non è stata, come in precedenza a Treville, una sentina di nequizie. Ha, in positivo, evidenziato che il processo di eburneazione iniziato a Paese, continua il suo corso. Di certo, però, c'è che l'ossatura della squadra va formata in tutta fretta. Altrimenti, per qualcuno, il rischio è che il desco natalizio si fermi ai formaggi.
M.C.

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