Accosciati da sinistra: Alessandro Accordino, Andrea Pellegrino, Larbi Laghnimi, Leonardo Calmonte, Paolo Franceschini, Felice Costa.

In piedi da sinistra: Stefano Africano, Renato Genovese, Noris Smania, Marco Casarin, Pierluigi Boratto, Luca Franceschini.



28 ottobre 2008

Casarin bussa alla porta di Moratti

Uscita meneghina per il presidente Casarin. Per cercare di porre rimedio alle difficoltà di classifica della Virtus, avrebbe contattato in questi giorni il centrocampista d'attacco dell'Inter, Antonio Luis Jimenez. Lo scarso impiego in campionato del nazionale cileno potrebbe facilitarne il trasferimento a breve in riva al Muson. Per ora nè Casarin nè Moratti si sarebbero sbilanciati sui termini dell'eventuale accordo. In foto Casarin, Jimenez ed il cantante dei Simple Minds, Jim Kerr al ristorante Picanha's di Milano.
Scheda: Antonio Luis Jiménez Garcés (Santiago del Cile, 17 giugno 1984)
Centrocampista offensivo
Attuale club Internazionale di Milano
M.C.

25 ottobre 2008

Eppur si muove!

Brentanella-Virtus 4-5 (p.t. 3-3)
Si blocca a Santa Croce Bigolina il pendolo che da cinque giornate accompagnava la Virtus con oscillazione negativa. Gli ospiti producono da subito uno sterile quanto inconcludente possesso palla che porta gli scaltri cittadellesi a colpire due volte di rimessa.
Sul due a zero Fior corre ai ripari gettando nella mischia Felice Costa che negli ultimi dieci minuti del primo tempo rimette in carreggiata la Virtus e consegna agli annali societari una memorabile marcatura con tanto di sombrero all'avversario e conclusione al volo all'angolino.
Stesso copione nella ripresa con i virtussini, in pressing e sempre pericolosi in area avversaria, infilati ancora in contropiede su palla persa in attacco.
Il break definitivo è frutto delle reti di superPippo Riondato e capitan Pelloia, lesto a chiudere un triangolo da manuale con Costa.
Finale trilling col portiere castellano Vincenzo Contaldi espulso ad un minuto dal termine.
La squadra però stringe i denti e porta a casa l'intera posta.
Vittoria ovviamente dedicata al presidente Casarin.

18 ottobre 2008

Freddati sul filo di lana

Virtus-Real Evolution Ceggia 6-7 (p.t. 1-3)
Nike, dea della vittoria, della Virtus ha smarrito il recapito. O, forse, si tratta di apostasia di gruppo, che ha condotto i mistici biancocelesti verso un purificatore ed ascetico digiuno. Quello di punti. I cirrocumuli addensatisi e ben visibili a fine partita sopra il capo del presidente Casarin, fanno tuttavia intuire che certe scelte sono di difficile comprensione. Questione di koinè. L'esclusione di bomber Luca Franceschini, il cangiante pantone dell'epidermide facciale di capitan Pelloia, portato allo sfinimento, alcune pleonastiche e reiterate presenze in panchina tradotte in altrettante assenze dal parterre di gioco, la compresenza in campo di doppioni, lasciano spazio all'esegesi, ma ne succhiano alla logica. E' vero, la partita di ieri non è stata, come in precedenza a Treville, una sentina di nequizie. Ha, in positivo, evidenziato che il processo di eburneazione iniziato a Paese, continua il suo corso. Di certo, però, c'è che l'ossatura della squadra va formata in tutta fretta. Altrimenti, per qualcuno, il rischio è che il desco natalizio si fermi ai formaggi.
M.C.

11 ottobre 2008

Fermi al palo

Atletico Paese-Virtus 4-3 (p.t. 2-1)
Dopo tre partite senza capo nè coda torna ad intravedersi gioco e qualche azione degna di nota per la formazione di Castelfranco.
I ragazzi, orfani del presidente Casarin, vendono cara la pelle contro i più quotati avversari e si arrendono al triplice fischio fermati da ben quattro pali, di cui tre nel finale, e da tre reti regalate all'Atletico puntuale e cinico nel realizzare gli uno contro uno col portiere castellano.
Il tempo per mettere un pò di fieno in cascina è maturo, l'inverno è alle porte.

5 ottobre 2008

Futsal Castelfranco - Virtus 2 set a 0 (6-2 6-2)

VIRTUS - FUTSAL CASTELFRANCO VENETO 4 - 12 (p.t. 2-6)
L'anemometro di Treville lo diceva. Il vento serale avrebbe spirato forte e costante contro i biancocelesti. Che l'intensità fosse di quella portata e che oltre ad essere senza vele, il galeone virtussino mancasse anche di remi, però, nessuno se lo poteva aspettare. La ciurma è spiaggiata in spogliatoio malmenata da un'ondata di goal, umiliata dall'equipaggio ospite, infradiciata dai flutti di vergogna. Il nihil iucundius domestica sede, evidentemente, per la Virtus non ha alcun significato, visto che il suo numero uno, in tre partite, si è chinato più spesso di una mondina in tempo di raccolto per ripigliare il pallone a fondo rete. Nel trittico trevillese è accaduto ventinove volte. Certo non aiuta l'atteggiamento di qualche Rosencrantz e Guilderstern, vagante a caso per il campo, fedele esclusivamente al re pallone. Forse il gioco di squadra, o meglio, per la squadra, arriverà. Magari a primavera, quando la bora lascia spazio al gradevole ponentino. Sperando che la miglior parte dei marinai, nel frattempo, non abbia già fatto tappa a Tahiti.
M.C.