Accosciati da sinistra: Alessandro Accordino, Andrea Pellegrino, Larbi Laghnimi, Leonardo Calmonte, Paolo Franceschini, Felice Costa.

In piedi da sinistra: Stefano Africano, Renato Genovese, Noris Smania, Marco Casarin, Pierluigi Boratto, Luca Franceschini.



25 febbraio 2013

Futsal Vedelago - Virtus 5-8 (p.t. 1-5)

Marcatori: p.t. Riondato 4, L. Franceschini; s.t. Riondato 2, Pellegrino. Un Riondato stratosferico soffoca sul nascere ogni tentativo dei padroni di casa di riavvicinarsi alla Virtus dopo un ottimo primo tempo chiuso ampiamente in vantaggio, sempre per merito di superPippo. Sulla panchina della Virtus esordio e addio della meteora Felice Costa che chiude imbattuto la sua carriera di "allenatore".

2 febbraio 2013

Virtus, la panchina salta ancora

Dura il breve spazio di cinque giornate di campionato il ritorno sulla panchina della Virtus di Marco Casarin. Ieri sera, dopo l'inopinata sconfitta contro i primi della classe del Giorgione, il mister, subentrato a dicembre scorso al dimissionario Luciano Pala, ha preso la decisione di rinunciare a sua volta all'incarico. Nelle cinque sfide alla guida dei biancocelesti, Casarin aveva racimolato sei punti, togliendosi la grande soddisfazione di avere la meglio, per la prima volta nella storia della Virtus, nel derby castellano contro i cugini del Castelfranco 1997. Una vittoria che sembrava aver rinvigorito l'intero ambiente virtussino, ma i cui effetti sono velocemente svaniti. A determinare la scelta di Casarin, tuttavia, non pare essere stato il magro bottino di punti ottenuto, quanto la percezione di non essere in sintonia con parte dello spogliatoio. "Capisco perfettamente alcune rimostranze e la necessità di chiarimenti richiestemi da qualche giocatore" ha spiegato Casarin nell'annunciare le sue dimissioni "A tutto questo non posso contrapporre la giusta autorevolezza che potrei avere se il mio incarico fosse a tempo pieno. Mi risulta difficile fare delle scelte che possano essere comprese e condivise, senza il passaggio attraverso l'allenamento del mercoledì" Nell'accettare di sedere sulla scottante panchina castellana, infatti, l'ex mister aveva posto come condizione di avere un impegno definibile part-time, ovvero legato alla sola partita di campionato, senza occuparsi di condurre gli allenamenti infrasettimanali. In pratica, quindi, con notevole onestà intellettuale, Casarin ha inteso dire che le argomentazioni addotte da coloro che non ne condividono la condotta della squadra, hanno un peso specifico maggiore rispetto a quelle che sono le sue convinzioni tecniche, in quanto manca il supporto della loro applicazione in allenamento. "Mi dispiace solamente" ha concluso con sincero  rammarico l'allenatore virtussino "che qualcuno abbia pensato che le mie scelte fossero dettate da motivi di ordine personale e non, invece, come ovviamente avveniva, da valutazioni squisitamente tecniche" Un punto, forse, che ha giocato un ruolo molto più importante di quanto possa apparire dalla pacatezza con cui sono state espresse queste affermazioni nel determinare la scelta di Casarin. Ora la Virtus, che ha comunque ampiamente dimostrato di avere le qualità per raddrizzare classifica e campionato, si ritrova, per la seconda volta in una stagione, a cercare una guida tecnica.      

Redazione